Dopo il sempre romantico viaggio in treno, eccoci vagare per le strade di Padova per giungere ben presto alla prima mostra in programma per la giornata.
La mostra ospitata presso il Centro Culturale Altinate è per me una riscoperta dell'artista Andy Warhol nelle sue notevoli e mutevoli sfaccettature della sua eclettica e variegata esistenza umana ed artistica.
Molte le tecniche utilizzate per la sua produzione artistica che non si ferma alla pittura ma passa attraverso la fotografia, la scrittura, la filmografia.
Molte immagini ed opere raccontano la vita di Warhol nelle sue positività e nelle sue paure, specie dopo la sparatoria del 1968 che segna la sua vita in modo indelebile e verso la fine dei suoi giorni.
Colori e tecniche che si mescolano per diffondere un messaggio che rompe gli schemi dell'arte commerciale e che spesso si oppone agli eccessi dei soldi e del potere.
L'arte di Warhol è anche denuncia con il razzismo e le emarginazioni sessuali.
Le sue opere sono il racconto della sua storia, delle sue frequentazioni e delle sue amicizie.
Al culmine del suo successo Andy Warhol diventa lui stesso opera d'arte, una rock star dell'arte, tanto che le folle partecipano agli eventi ed alle esposizioni più per incontrare lui che non per ammirare le sue opere.
Una mostra ben curata ed organizzata che permette di scoprire (o riscoprire) questo straordinario artista divenuto un punto di riferimento immortale per tutto il movimento artistico che prese il nome di Pop Art.
Passeggiando per il centro, osservando strade e palazzi, ci spostiamo verso il centro cittadino per raggiungere la seconda mostra in programma per la giornata.
L'occhio in gioco
Una mostra emozionante e coinvolgente dove si interagisce con gli occhi ma non solo.
Colori, prospettive, giochi di chiaro scuro, bianco e nero, luci ed ombre, pieni e vuoti, movimenti che trasformano queste opere d'arte in veri e propri oggetti animati, o presunti tali.
Sperimentazioni che mirano a giocare sulla percezione dell'opera d'arte da parte del visitatore e dell'osservatore.
Proprio in questo ambito crebbe infatti lo studio dei fenomeni percettivi dal punto di vista psicologico oltre che artistico.
Un percorso davvero avvolgente e coinvolgente per tutti i sensi.
Una volta fuori vaghiamo per il centro e incrociamo la festosa performance dedicata al Capodanno cinese.
Una splendida giornata respirando arte e cultura a pieni polmoni.
Ci serviva questa carica!
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