giovedì 30 ottobre 2014

Videozuma, un luogo incantevole ed incantato!

Riesumare vecchie amicizie ha spesso il sapore dolce della gioventù, dei momenti spensierati.
L’occasione di questo nuovo incontro, o meglio reincontro, con Raffaella Bonora e Marco Zuin ha avuto proprio questo sapore.
L’unione delle loro diverse esperienze personali e professionali, entrambe di alto livello, ha dato vita nel 2003 allo studio Videozuma un’eclettica casa di produzione video.
Autore e regista lui, organizzazione, promozione e ufficio stampa lei, fondono e concentrano le loro energie per l’ideazione e la realizzazione di  racconti visivi.
I loro video vantano la partecipazione a moltissimi Festival ed eventi di settore in ambito nazionale ed internazionale, con numerosi riconoscimenti, premi e menzioni speciali.
Oggi potrete scoprire insieme a me questo loro luogo incantevole ed incantato!


gdl A mo’ di “è nato prima l’uovo o la gallina”, è nata prima la vostra collaborazione o Videozuma?
VZ Videozuma è preesistente al nostro incontro. Nasce nel 2003 come esigenza di dare un nome alla mia futura attività di videomaker. L'incontro con Raffaella poi non ha niente a che vedere con il settore professionale... perché è prima di tutto mia moglie. Poi in questi ultimi anni ho capito quanto fosse importante la nostra collaborazione per poter dare uno sviluppo in più all'attività.

gdl Avete competenze diverse l’uno dall’altro. Come si sono avvicinate e come sono divenute complementari all’interno di Videozuma?
VZ È stata una cosa piuttosto naturale. Videozuma negli anni è cresciuta, anno dopo anno io ho capito di essere un regista e di avere bisogno delle competenze di Raffaella per approfondire e promuovere i contenuti di Videozuma che sono contenuti per documentari, video e cortometraggi.

gdl Nel vedere i vostri video si percepiscono due importanti aspetti che non mancano mai. Parliamo del primo: il sorriso. Non manca certo a chi vede un vostro video!
VZ Sì il sorriso con me nella vita non manca. Compito e scopo di Videozuma è quello di cercare di entrare in alcuni concetti a volte anche difficili e non certo votati al sorriso, però cerchiamo sempre di trovare in ogni storia che raccontiamo anche una chiave ottimistica sorridente.


gdl Il secondo aspetto: il sociale. Da cosa nasce questa ricerca e attenzione costante nel vostro lavoro?
VZ Potremmo definirlo un tocco, una sensibilità nel cercare di affrontare quelle che sono anche problematiche del quotidiano. Questo lo abbiamo trattato nei documentari che definirei sociali non nella classica accezione del termine ma perché riguardano la socialità tra le persone, in particolare nei progetti girati in Kenya ma anche in lavori che abbiamo fatto qui in Italia.

Daily Lydia, documentario breve

gdl Dal vostro lavoro emerge chiaro un messaggio: per parlare di cose serie non bisogna essere necessariamente tristi e noiosi…
VZ Hai colto proprio nel segno Giorgio! Molto spesso e negli anni questa cosa è mutata. Quando si parlava di genere documentario si ricorreva un po' ai ripari proprio per l'idea che si dava al termine di documentario, una cosa noiosa e triste, molto impegnata, invece il documentario apre delle finestre sul mondo e permette di vedere l'altro e di vedere anche se stessi attraverso l'altro.

gdl C’è un lavoro della vostra produzione a cui siete più affezionati?
VZ Ci si affeziona sempre a tutti i lavori ma forse è l'ultimo fatto e che stai promuovendo quello a cui attualmente siamo più affezionati. Penso al documentario ME,WE che è forse il primo film di 60 minuti a cui mi sono dedicato ma soprattutto perché affronta il tema che mi sta molto a cuore, ovvero il senso di comunità che cerca di coinvolgere anche le persone più deboli e le parti più deboli della società.

Me, We only through community, documentario

gdl Nella vostra carriera quale è stata la maggiore soddisfazione?
VZ La maggior soddisfazione sarà sicuramente per il prossimo progetto che faremo.

gdl A vostro giudizio quale è lo spazio di crescita nel nostro Paese per l’attività creativa e culturale?
VZ La cultura non può mancare in nessuna società e le difficoltà non possono che motivare ancora di più chi si occupa di cultura. Perché una società senza cultura non può esistere.
  
gdl Quali sono i progetti e i sogni nel cassetto per il futuro?
VZ Ti svelo in anteprima che stiamo iniziando a pensare al prossimo documentario che ci porterà nuovamente in Kenya nel 2015.
  
Grazie Raffaella, grazie Marco!

Marco e Raffaella
Videozuma


















domenica 26 ottobre 2014

Le città sottili

"...su fino alle girandole che sormontano le aeree impalcature d'Isaura,
città che si muove tutta verso l'alto."
Le città invisibili - Italo Calvino



Le città sottili


14x6,8 - tecnica mista
25ottobre2014

giovedì 23 ottobre 2014

donazioni atto primo

per tutti quelli che pensano che nessuno faccia più niente per niente
per tutti quelli che dicono che nessuno ti regala nulla

non è vero, ora ho le prove!
ecco la prima donazione arrivata oggi
...

 


grazie Silvia!
gdl

installazione servizi 2.0

ed ecco aggiornati i servizi offerti

sabato 18 ottobre 2014

verso Matera2019

Ieri la città di Matera è stata scelta quale 
Capitale Europea per la Cultura 2019!




Matera dagli anni ‘50 in poi è stata un importante luogo di sperimentazione, di innovazione, di attrazione di grandi cineasti e artisti, ma anche di feconda ibridazione tra personalità esterne e risorse locali.
Matera ha fatto grandi sforzi: da vergogna nazionale a prima città del Sud ad essere nominata patrimonio dell’umanità; da città misconosciuta ad una delle principali città d’arte da visitare; è una città che ha messo in atto alcuni importanti interventi di recupero, ma che non ha ancora valorizzato il suo enorme potenziale culturale.
..dalla candidatura delle città di Matera..


Forza Matera! Forza Basilicata!

giovedì 9 ottobre 2014

AreaNova, la chiave della sostenibilità

AreaNova. È questo il nome dello studio di architettura genovese che tre giovani architetti emergenti hanno fondato nel 2010. Si tratta di Marco Di Crescenzo, Beatrice Traspedini e Ludovico Milesi.

Marco, Beatrice e Ludovico dello studio AreaNova

Attività, seminari, pubblicazioni e lavori in ambito nazionale ed internazionale caratterizzano il curriculum di questo studio che resta allo stesso tempo molto radicato nella realtà territoriale genovese e ligure.
L’attività progettuale dello studio si fonda sul rispetto dei contesti naturali e urbani attraverso la sostenibilità ambientale, la contemporaneità dell’opera, l’attenzione al cliente.
La mia amicizia di lunga data con Marco Di Crescenzo è stata il motore del nostro incontro in occasione della loro visita alla Biennale di Architettura di Venezia.

gdl Negli ultimi anni e non solo, si parla della fuga dei giovani talenti italiani all'estero e delle opportunità che qui trovano. Voi avete vissuto importanti esperienze in varie città europee. Quale è stato il richiamo che vi ha fatto rientrare in Italia?
AN A un certo punto della nostra storia abbiamo fatto alcune valutazioni e soppesato pro e contro. Alla fine crediamo che in Italia ci siano delle cose che sono assenti in altri Paesi: prima di tutto un senso della storia, del territorio e del passato che sono di grande stimolo culturale, sia nella vita di tutti i giorni sia nel nostro lavoro. Certo siamo ben consapevoli delle difficoltà e scontiamo un momento difficilissimo dal punto di vista economico, tuttavia, forti delle basi di cui parlavamo, crediamo di poter portare avanti un discorso professionale ricco di stimoli.

gdl A vostro avviso quali sono gli spazi in cui un giovane si può muovere nel nostro paese, specie in un ambito creativo quale può essere l’architettura?
AN In un mercato contratto come il nostro è difficile esercitarsi in incarichi di un certo rilievo. Tuttavia proprio negli incarichi di scala minore, architettura degli interni, arredamento e design dell’oggetto, ci sono delle occasioni di lavoro interessantissime in cui quello che conta è il valore aggiunto dato da una buona progettazione. Si sa che il buon progettista si vede nelle piccole cose e che “Dio abita nel dettaglio”, come diceva Mies van der Rohe.

gdl In tempi come questi, tempi dove si tende all'individualismo per non dire all'egoismo, credo sia invece importante tornare a fare rete, a restare in costante contatto con altre figure e realtà professionali. Credo sia quello che è capitato anche a voi con lo studio AreaNova. Come è avvenuto il vostro incontro e l'idea di lavorare insieme?
AN Ci siamo conosciuti al tempo degli studi universitari alla Facoltà di Architettura di Genova. Dopo la laurea abbiamo seguito differenti percorsi di specializzazione in luoghi diversi, Marco e Beatrice a Berlino, Ludovico a Milano e Torino, ma alla fine ci siamo ritrovati attorno a un tavolo e a un progetto comune che riparte da Genova. Lo studio inoltre si avvale di consulenti esterni specializzati nei diversi ambiti di intervento in edilizia, con cui lavoriamo quotidianamente. 


 
Interni di un appartamento privato a Chiavari GE

Le fotografie fanno parte della mostra ARCHITETTURA DA VIVERE, 
un’esposizione di alcuni scatti del fotografo genovese Jacopo Baccani, 
nei quali sono ritratte alcune recenti realizzazioni dello studio AreaNova


gdl Come convivono nel vostro studio le peculiarità, le unicità, le competenze di ogni singolo componente?
AN Il nostro studio lavora come una rete formata da diversi fili che insieme formano un dispositivo funzionale. Ognuno di noi ha una sua specializzazione e un suo ambito di interesse, che sviluppiamo in gruppo confrontandoci e suddividendo le fasi di lavoro in base alle proprie competenze. La nostra forza è proprio quella di lavorare insieme e unire le diverse peculiarità, in modo da offrire un progetto di qualità sotto tutti i punti di vista. 

gdl Per un pittore esiste il blocco del foglio bianco. E voi come affrontate un nuovo progetto?
AN Ogni nuovo incarico è sempre diverso dal precedente quindi non esiste un unico modo di comportarsi. Non cambia solo l’oggetto della progettazione, ma anche il contesto, naturale o urbano, in cui si colloca volta per volta l’azione. Se dobbiamo indicare però un filo conduttore alla nostra professione, è sicuramente l’ascolto delle esigenze e desideri del committente, che è la parte più stimolante e in cui il nostro lavoro fa la differenza. L’ambiente che progettiamo è frutto di un periodo di conoscenza durante il quale interpretiamo e rielaboriamo le esigenze del committente tramutando i suoi sogni nel linguaggio concreto dell’architettura.

gdl Avete fatto della sostenibilità il cavallo di battaglia del vostro operare, progettare e costruire. Quanto è importante questo aspetto nel lavoro che quotidianamente svolgete?
AN La sostenibilità può essere adottata come buona pratica in molteplici aspetti del nostro lavoro. Per noi è prima di tutto l’utilizzo accorto dei materiali, non solo naturali ma anche adatti al luogo in cui vengono impiegati. Ad esempio sulle alture di Genova stiamo realizzando una nuova abitazione, innovativa nella struttura in legno e paglia, ma formalmente tradizionale per armonizzarsi con l’ambiente circostante. Spesso la chiave della sostenibilità è infatti l’utilizzo dei materiali della tradizione impiegati in modo innovativo.


Casa di campagna nell'Alto Monferrato vicino ad Acqui Terme AL

Le fotografie fanno parte della mostra ARCHITETTURA DA VIVERE, 
un’esposizione di alcuni scatti del fotografo genovese Jacopo Baccani, 
nei quali sono ritratte alcune recenti realizzazioni dello studio AreaNova

Il progetto sarà presentato sull'allegato RISTRUTTURARE 
della rivista Ville&Casali in uscita a ottobre 2014 


gdl Nonostante la giovane età avete realizzato lavori importanti e di qualità. Ci piacerebbe sapere quali sono le rotte che state tracciando per il vostro futuro.
AN La nostra volontà è quella di continuare a operare in lavori di qualità, grazie ai quali esercitare le nostre potenzialità e fare gradualmente un salto di scala. Vogliamo  inoltre continuare a collaborare con l’estero dall'Italia, contribuendo con le nostre competenze e con la specificità di un modo di operare tutto italiano.





WINE CULTURAL CENTRE
partecipazione al concorso per la progettazione 
di rimodernamento della cantina Valpolicella Negrar 


gdl Grazie Marco, Beatrice e Ludovico. A presto!
AN Grazie a te!