A Venezia c’è un monumento che commemora le donne che parteciparono alla liberazione dal nazifascismo.
Si tratta del monumento alla Partigiana, realizzato da Augusto Murer (Falcade 1922 – Padova 1985) nel 1961: un'opera in bronzo in cui l'artista raffigurò il corpo di una partigiana steso a terra.
Carlo Scarpa, che creò il basamento, immaginò che il modo più corretto e spontaneo di osservare l'opera fosse quello di posizionarla in un punto più basso rispetto all'osservatore. La soluzione prescelta fu quella di realizzare un cassone galleggiante in ferro-cemento con la superficie superiore rivestita in lastre di rame su cui poggia il bronzo dell'artista in modo da far apparire la statua quasi adagiata sul pelo dell'acqua; dal bordo della Riva dei Giardini, grazie a una sapiente interruzione nel parapetto in mattoni, il passante può entrare nell'area del monumento.
Purtroppo la tecnologia dell'epoca e i materiali non idonei, unitamente all'aumento del moto ondoso, privarono l'opera praticamente da subito del galleggiamento, prerogativa indispensabile, e così nel 2009, centenario della nascita di Carlo Scarpa, il comune ha provveduto ad un restauro integrale del monumento per riportarlo al suo aspetto originario.
Venezia alla partigiana . foto di giorgio de luca 2014 |
Venezia alla partigiana . foto di giorgio de luca 2014 |
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