Alvar Aalto è uno tra i più famosi architetti
e designer del secolo scorso.
Dopo aver
conseguito il Diploma in Architettura ad Helsinki intraprende un percorso
professionale e progettuale durante il quale avvicina architettura e design.
Alvar Aalto |
Non a caso
uno dei lavori più importanti e famosi di Aalto
è la progettazione del Sanatorio di Paimio in Finlandia, suo paese natale.
Questo edificio, oltre ad essere il primo progettato da Alvar Aalto, è
completamente arredato con mobili disegnati dallo stesso progettista in ogni
dettaglio, dal mobilio all’illuminazione. L’ospedale, inizialmente dedito alla
cura della tubercolosi, risulta tutt’ora attivo ed è possibile visionare quasi
completamente l’opera di Aalto.
Questa
duplicità di intenti, l’architettura
ed il design, ha dato la possibilità
a questo straordinario progettista di giocare e sperimentare con i diversi materiali.
Il vetro fu
uno di questi materiali sperimentato fino al punto di riuscire a realizzare una
delle icone del design finlandese,
il vaso Aalto, per il quale non è
mai stato indicato un uso specifico. La volontà del progettista era infatti
quella di lasciare liberi i fruitori dell’oggetto e di utilizzarlo a proprio
piacimento in qualsiasi modalità e con qualsiasi funzione.
Intensa fu l’attività
dedicata al legno con molte sperimentazioni con il legno curvato e multistrato,
che lo portò a creare molti arredi e lampade.
E’ proprio
grazie a tali sperimentazioni che Alvar
Aalto studia inventa e brevetta nel 1933, la famosa gamba a L, elemento
simbolo della progettazione dei suoi mobili grazie alla forma gradevole e nuova
e alla sua funzionalità, specie alla facilitazione del fissaggio delle varie
componenti del mobilio.
Lo stesso
progettista riteneva questo elemento uno dei suoi risultati più riusciti, in
quanto elemento innovativo e rivoluzionario del mondo del design. Lui stesso paragonava questa intuizione pari a quella della
colonna, definendo la gamba a L “la sorella minore della colonna”.
Alvar Aalto e le sue opere rimangono ancora oggi
attualissime e ricercate, grazie anche alla ricerca d’uso di materiali semplici
e naturali.
Nessun commento:
Posta un commento