Grazie all'articolo "Nella mente dell'architetto" a firma di Flavio Russo, apparso nella rivista Archeo dedicata al mondo dell'archeologia - numero 11 (345) di novembre 2013, è possibile intraprendere un viaggio nell'antichità alla scoperta delle antiche tecniche di raffigurazione, siano esse di rilievo o di progetto, di edifici e strutture nel passato, attraverso reperti e opere che ne testimoniano la rappresentazione.
Di seguito si riporta l'incipit e altri due passaggi fondamentali dell'articolo.
Le attuali convenzioni grafiche vogliono che ogni oggetto possa essere rappresentato con tre proiezioni: una pianta, un prospetto laterale e un prospetto frontale.Tre disegni perpendicolari ai tre assi ideali dello spazio, che, per la loro costante proporzione con la realtà, propriamente detta "scala", assurgono a linguaggio universale ovunque compreso, senza interpreti o dizionari.Un linguaggio che è rimasto immutato fin dagli arbori della storia......Una potenzialità ce costituì la premessa per utilizzare lo stesso disegno di rilievo nella progettazione: rappresentare in scala ciò che sarà consente di vagliare a priori pregi e difetti, eliminando i rischiosi adeguamenti in corso d'opera e le altrettanto aleatorie incertezze economiche....La prima proiezione utilizzata fu il prospetto, seguito dalla planimetria definita "impronta" da Vitruvio, e infine dalla sezione verticale....
Da quanto riportato nella parte centrale, emerge quanto in passato si ponesse attenzione ad una puntigliosa e corretta progettazione, al fine di evitare inconvenienti durante la realizzazione e di controllarne i costi.
Queste prassi dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) essere ancora di estrema attualità durante ogni nuova progettazione, in qualsiasi campo.
Tra le fonti storiche ed antiche sono numerosi gli esempi di come per costruire si faceva ricorso a planimetrie, prospetti e sezioni; sistemi ancora attualissimi e di utilizzazione corrente durante la rappresentazione grafica di un progetto.
Prendiamo ad esempio questo vignetta del Libro dei Morti di Nakhte, riportata anche nell'articolo.
Si può notare come al centro dell'immagine, oltre alla rappresentazione del funzionario e di sua moglie, sia rappresentata la planimetria di un edificio o del giardino e contornato da piante.
Si può notare come al centro dell'immagine, oltre alla rappresentazione del funzionario e di sua moglie, sia rappresentata la planimetria di un edificio o del giardino e contornato da piante.
Sulla destra invece la vista prospettica dell'edificio. Da notare come questo si trovi chiaramente posizionato sopra ad un basamento, probabilmente a protezione dalle frequenti piene del Nilo.
Vignetta dal Libro dei Morti di Nakhte, scriba reale e soprintendente all'esercito alla fine della XVIII dinastia, (1550-1070 a.C.) Londra, British Museum |
L'invito è quello di cercare e leggere questo curatissimo articolo, ricco peraltro di una fornita documentazione fotografica.
Oltre ad un approfondimento storico sui temi delle rappresentazioni grafiche, l'articolo potrebbe fornire ad ogni progettista ottimi spunti da applicare nelle moderne rappresentazioni grafiche.
Buona lettura
Nessun commento:
Posta un commento