Si sta avvicinando l’estate anche se il
meteo ci vuol far credere il contrario, e la mente si posa sull’immagine di uno
splendido oggetto che non possiamo non definire di design, visto il connubio
straordinario di materiali, funzione, essenzialità, diffusione e popolarità: la cara vecchia sedia a sdraio da spiaggia.
Le sdraio alle spalle di Vittorio Gassman in spiaggia a Castiglionello |
Su Ottagono n. 27 del 1972 e Abitare n. 545 del 1975 Bruno Munari, pubblica una ricerca di
oggetti ben progettati e ben venduti anche se non firmati, sono i Compassi d’Oro a Ignoti, tra cui
compare anche la sedia a sdraio da
spiaggia che era così descritta
nelle due pubblicazioni “costruita in
legno e tela, per stare seduti o sdraiati in varie posizioni, montabile e
smontabile senza viti o incastri, la tela è sfilabile per il lavaggio, spessore
da chiusa 4 centimetri”.
La sua realizzazione con buona
probabilità, prende spunto e origine dalle greppine meglio conosciute come
sedie allungate o chaise longue, presenti
fin dall’antica Grecia e che nel corso dei secoli hanno goduto di una discreta
attenzione ed evoluzione.
A cavallo tra il XIX ed il XX secolo fa
la sua comparsa una sedia a sdraio composta
da un telaio snodato, la cui struttura è normalmente realizzata da legno di
faccio, al quale è fissato un telo che funge da sedile-schienale. La struttura
permette di ripiegare facilmente la sdraio in modo da riporla in spazi molto
ristretti, durante i periodi di inutilizzo.
Fin da subito questa versione della
sedia a sdraio ha trovato largo
utilizzo nelle spiagge e negli stabilimenti balneari per il riposo dei
bagnanti, assumendo diffusamente la denominazione di spiaggina.
La sedia a sdraio da spiaggia ha
rappresentato e rappresenta tutt’ora, uno dei più diffusi arredi degli spazi
balneari e un simbolo della vita marittima estiva.
Negli anni '50 e '60, allo scopo di
rendere più confortevole il prolungato uso da parte dei bagnanti, le sdraio furono dotate di accessori quali
schienale reclinabile in più posizioni, braccioli laterali, poggiapiedi e tendalini
parasole.
A breve spiagge e stabilimenti balneari
saranno invasi da migliaia di ombrelloni, lettini e sdraio. È allora che si scatenerà la caccia a qualche vecchio
esemplare originale sopravvissuto all’avanzata dei lettini e delle sdraio in plastica ed alluminio.
Buona estate a tutti!!!
gdl
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