Pablo Neruda è considerato uno dei più grandi poeti latino americani del XX secolo, premio Nobel per la letteratura nel 1971. Ha dedicato molte delle sue opere alle cose che amava, cose semplici, cose quotidiane.
Oggi gironzolando in cerca di alcune informazioni in merito a diversi materiali da utilizzare in un progetto, mi sono casualmente imbattuto in quella che è una delle maggiori opere di neruda e cioè il il ciclo Odi elementari, pubblicato nel 1954 che contiene una poesia a me particolarmente cara perché dedicata ad un materiale naturale che amo particolarmente: il legno.
Con la stessa semplicità di questo grande poeta oggi voglio omaggiarlo riproponendo una parte della sua Ode al legno.
Ode al legno
Di quanto conosco
e riconosco
fra tutte le cose
è il legno
il mio migliore amico.
Lo porto per il mondo
nel mio corpo, nei miei vestiti,
l’aroma della segheria
odore di tavola rossa.
……
Ti conosco, ti amo,
ti vidi nascere, legno.
Per questo
se ti tocco
mi rispondi
come un corpo amato,
mi mostri
i tuoi occhi e le tue fibre,
i tuoi nodi, i tuoi nei,
le tue venature
come immobili fiumi.
……
Come un violino s’innalza
il canto o il lamento
della montagna nel bosco,
e così nasce e comincia,
il legno
a percorrere il mondo
fino ad esser costruttore silenzioso
tagliato e perforato dal ferro,
fino a soffrire e a proteggere
costruendo l’abitazione
dove ogni giorno
si incontreranno l’uomo, la donna
e la vita.
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