Nella serata di venerdi 13 maggio 2016 si è tenuta a Montebelluna, nella splendida e moderna cornice della sede di Infinite Area, la presentazione della 15esima edizione della Biennale Architettura di Venezia, REPORTING FROM THE FRONT, curata dall'architetto cileno Alejandro Aravena.
Un excursus sulla storia della Biennale Architettura di Venezia anticipa il racconto dell'imminente edizione e del tema lanciato dal curatore Alejandro Aravena, con le sue partecipazioni ed i suoi padiglioni.
"In un viaggio attraverso l’America del Sud, Bruce Chatwin incontrò una signora anziana che attraversava il deserto portando una scala di alluminio in spalla. Era l’archeologa tedesca Maria Reiche che studiava le linee Nazca. Viste in piedi sul terreno, le pietre non avevano alcun senso; sembravano nient’altro che pietrisco. Ma dall'alto della scala, le stesse pietre formavano un uccello, un giaguaro, un albero o un fiore.
Vorremmo che la Biennale Architettura 2016 offrisse un nuovo punto di vista come quello di Maria Reiche dalla scala. Di fronte alla complessità e alla varietà delle sfide alle quali l’architettura deve dare risposta, REPORTING FROM THE FRONT si propone di dare ascolto a quelli che hanno potuto acquisire una prospettiva e che sono quindi in grado di condividere sapere ed esperienze con noi che stiamo in piedi sul terreno."
Con queste parole Alejandro Aravena, spiega l'incipit e il filo conduttore dell' intera esposizione.
REPORTING FROM THE FRONT si propone quale momento e luogo di riflessione e condivisione con un pubblico più ampio, il lavoro delle persone che scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi ambiti di azione.
L'architettura non deve essere un gesto artistico o un obbiettivo, bensì un mezzo per migliorare la qualità di vita delle persone, cercando di dare risposte alle nuove sfide ed emergenze urbane e sociali.
Sono queste le battaglie dal fronte che l'architettura deve combattere per divenire strumento per migliorare la qualità dell’ambiente edificato.
Molti gli aspetti che il curatore ha sottolineato per poter affrontare questa sfida, "dalla garanzia di standard di vita molto pratici e concreti, all'interpretazione e alla soddisfazione dei desideri umani, dal rispetto dell’individuo alla cura del bene comune, dall'efficienza nell'accogliere le attività quotidiane all'espansione dei confini della civiltà."
La Biennale Architettura di Venezia 2016, non vuole rappresentare una vetrina di progetti importanti e faraonici, ma un laboratorio e luogo di sperimentazione. Un racconto di come l'architettura possa rispondere alle moderne sfide.
Non resta che darci appuntamento a Venezia, dove presto potremmo leggere e vedere il racconto di questo nuovo concetto di architettura.
Un momento della presentazione della 15esima Biennale Architettura di Venezia
a Montebelluna presso Infinite Area
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