martedì 15 marzo 2016

Quando la musica ed il design si incontrano... Vinile, stile vintage.

Figlio del già famoso 78 giri, il vinile è passato alla storia per essere stato uno dei maggiori supporti per la memorizzazione di segnali sonori prima dell’avvento della tecnologia digitale.


A dire il vero l’inizio di questa straordinaria avventura si deve all’ideazione già nel 1888, da parte di Berliner, di un disco a piastra con dei solchi realizzato per essere inserito ed utilizzato nei giocattoli parlanti.

Questa prima tipologia di disco, che funzionava a 70 giri al minuto, fu utilizzata per quasi un decennio esclusivamente nei giocattoli per poi iniziare ad essere utilizzata per la registrazione e diffusione di suoni e musica. Solo nel 1925 l’evoluzione tecnica porta ad ottenere un disco a piastra realizzato in gommalacca e funzionante a 78 giri al minuto, che permise di ottenere un maggiore tempo di registrazione e di ascolto.



Si deve aspettare il 1948 per veder la nascita del primo vinile che si differenzia dai 78 giri per il materiale con cui è realizzato. Il nuovo supporto anziché in gommalacca viene realizzato in PVC grazie al boom economico del dopo guerra ed all’evoluzione della tecnologia chimica. L’utilizzo di questo materiale innovativo ha permesso la realizzazione di solchi più piccoli che hanno portato alla diminuzione a 33 giri al minuto e al conseguente ulteriore aumento del tempo di ascolto.

Il vinile si presentava come un disco a piastra nero, ma proprio l’innovativo materiale ha permesso nel tempo la realizzazione anche di dischi di colorazioni differenti per una scelta esclusivamente commerciale ed estetica.


L’utilizzo in massa del vinile ha avuto una vita lunga e felice resistendo anche all’avvento della musicassetta negli anni ottanta. Solo l’avvento del compact disc negli anni novanta ha decretato il declino e la fine dell’era del vinile.

Nonostante questo calo della produzione e delle vendite del vinile, che non è mai stato totale, i puristi della musica e alcuni cultori del vinile e dell’alta fedeltà continuarono ad acquistare ed utilizzare i dischi a piastra in virtù della maggior naturalezza resa dal supporto analogico rispetto a quello digitale.

Anche molti dj, nonostante l’avvento della tecnologia digitale, hanno continuato ad utilizzare il vinile nelle loro attività e performance. Non a caso la distribuzione destinata alle radio ed ai dj ha continuato ad essere sviluppata anche in vinile, oltre che su cd.

Da alcuni anni la produzione e la vendita del vinile, sia per nuove registrazioni sia per ristampe, sono tornate a crescere notevolmente, nonostante raggiungano una piccola percentuale delle vendite complessive legate al mondo musicale.

Keith Caulfield direttore per una delle più prestigiose classifiche internazionali in riferimento alla crescita della ripresa del vinile ha dichiarato "Una crescita folle, che trova il suo fondamento in un mercato dal potenziale non ancora pienamente sfruttato. Il vinile raggiunge due tipi di consumatori: quelli più anziani che lo ricordano con affetto e magari posseggono ancora un giradischi, e quelli più giovani a cui piace avere in mano una copia fisica del disco e ammirarne la copertina".

Parallelamente si è sviluppato un particolare lettore laser che permette di utilizzare i vecchi vinili senza danneggiarli ed usurarli.


La crescente attenzione al modernariato e al vintage nel campo dell’arredamento e del design ha fatto crescere l’interesse per il vinile anche in questo settore.
Sono molte infatti le rielaborazioni ed i riutilizzi di vecchi dischi danneggiati o non più utilizzati per creare arredi e complementi d’arredo. Altri oggetti meno pregiati nascono invece copiando le fattezze dei vecchi dischi senza utilizzarne di originali.


Un particolare progetto legato proprio al riuso del vinile, è portato avanti da un’azienda ungherese che trasforma in occhiali i vecchi dischi recuperati nei mercatini di Budapest.

Per i cultori e gli appassionati del vinile si trova un po’ di tutto, dalle ciotole da cucina alle tovagliette, dai fermalibri ai blocchi per appunti, dagli orologi ai lampadari.


Sempre e solo con un inconfondibile stile vintage.

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