martedì 29 settembre 2015

Conferenza stampa - press conference Bologna Design Week

Questa mattina per le vie del centro di Bologna, si è snodato un serpentone di giornalisti ed esperti del settore del design e dell'arredamento.
A dare il via alla conferenza stampa Elena Vai e Enrico Pastorello di Youtool, organizzatori della prima edizione della Bologna Design Week.




Alcuni momenti della conferenza stampa itinerante

E' proprio durante la conferenza stampa che si sono lanciate nuove tracce per il futuro del mondo del design bolognese: creare relazioni e collaborazioni tra i diversi attori del settore quali designer, produttori, commercianti, fino ad arrivare ai fruitori dei prodotti di design. Proprio per questo il progetto ha ottenuto l'appoggio e la collaborazione di moltissimi protagonisti, che hanno risposto alla sfida, o come la chiamano i due ideatori della kermesse, la chiamata alle armi. Enti, scuole, università, cooperative, singoli designer, si sono uniti per un cammino comune finalizzato ad esplorare nuove strade e nuovi percorsi, con uno sguardo al passato e alla storia. 
Una metafora dell'evoluzione stilistica e tecnologica di questo comparto, che vede in Bologna una nuova fiorente protagonista.
La scelta di vivere la città, di portare le esposizioni all'interno di luoghi rilevanti traccia una linea immaginaria tra il passato ed il presente di un centro storico in continua crescita, evoluzione e trasformazione. 
Le quattro sedi principali, Galleria Cavour, Campogrande Concept, l'ex atelier Corradi, Corte Isolani e otto percorsi tematici, ospiteranno numerosi eventi, allestimenti, esposizioni ed installazioni.
Fin dalle prime battute sembra che il risultato raggiunto sia quello di aver pacificamente invaso il centro storico di design, con una varietà di stili, forme e colori. 

 

 

L'esposizione Attraverso la luce del tempo
presso l'ex atelier Corradi, ora Cavallo Spose.

Continuate a seguirci..

lunedì 28 settembre 2015

L'esposizione Attraverso la luce del tempo prende forma

Al terzo piano di via Rizzoli 7 a Bologna, si trova l'ex atelier Corradi, ora Cavallo Spose
E' qui che continua incessante il lavoro ed i preparativa per l'esposizione Attraverso la luce del tempo, in occasione della prima edizione della Bologna Design Week.

Ecco le prime anteprime di alcuni prodotti di design e dell'allestimento che saranno ospitati in quello che è un vero e proprio gioiello di architettura e design bolognese del Novecento.









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venerdì 25 settembre 2015

Si avvicina l'inizio della Bologna Design Week e dell'esposizione Attraverso la luce del tempo.

Si avvicina l'inizio della Bologna Design Week e dell'esposizione Attraverso la luce del tempo, e con loro anche il momento di vedere concretizzarsi le energie e le fatiche investite in alcuni mesi di lavoro.

Allo studio gli ultimi dettagli relativi alla comunicazione dell'evento, ma non solo. Gli ultimi momenti prima di partire per Bologna, dove l'evento dovrà essere non più progettato, ma vissuto, respirato, assaporato, gustato in ogni istante.

foto di giorgio de luca

Il tutto grazie all'ex atelier Corradi, un luogo dalle particolari architetture dove il tempo sembra essersi fermato, grazie ai designer ospitati, alla loro intraprendenza, energia e ovviamente ai loro prodotti di design.

Le fatiche saranno rese più lievi dalle soddisfazioni che certamente arriveranno, e dalla simpatia dei compagni di viaggio di questa avventura.
Un gruppo di lavoro la cui nascita è stata, come spesso accade, un incontro casuale segnato da un'intesa umana e professionale fin dai primi passi.

foto di giorgio de luca

Non resta allora che darci appuntamento a Bologna, augurando a tutti una buona Bologna Design Week.

Ovviamente segnatevi l'indirizzo della nostra esposizione Attraverso la luce del tempo, presso l'ex atelier Corradi, ora Cavallo Spose al terzo piano di via Rizzoli 7 a Bologna.

giorgio de luca



Nel frattempo continuate a seguirci... 

giovedì 24 settembre 2015

Attraverso la luce del tempo, il programma completo degli appuntamenti

Ecco a voi il programma di tutti gli appuntamenti che ospiteremo presso l'ex atelier Corradi, ora Cavallo Spose, in occasione della Bologna Design Week.

Segnatevi l'indirizzo e venite a trovarci!!
Via Rizzoli 7 - piano terzo . Bologna



MARTEDI' 29 settembre dalle 17.30 alle 18.30:
visita guidata a cura dell’Arch. Daniele Vincenzi

GIOVEDI' 1 ottobre dalle 18.00 alle 19.00:
"Dialogo fra Architetti” - con gli Architetti Francisca Pulido ed Elena Vincenzi
modera l’Arch. Daniele Vincenzi
al termine aperitivo offerto dalla Bologna Design Week

VENERDI’ 2 ottobre dalle 17.00 alle 18.30:
i Designer incontrano i visitatori

SABATO 3 ottobre:
visite guidate dalle ore 11.00 alle 11.30 e dalle ore 17.00 alle 17.30 a cura dell’Arch. Daniele Vincenzi

Da MERCOLEDI’ 30 settembre a SABATO 3 ottobre “Attraverso la luce del tempo” è visitabile dalle 10.00 alle 22.00


lunedì 21 settembre 2015

Il campo dell'architettura ha incluso il design, non solo industriale ma anche di oggetti e grafico. L’architetto Francisca Pulido rappresenta il Cile e la Facoltà di Design dell’Università Finis Terrae all’evento Attraverso la luce del tempo.

Francisca Pulido è la cofondatrice dello studio di architettura Assadi+Pulido e attualmente architetto indipendente.
Il suo lavoro,  ammirato a livello internazionale, si è sviluppato in vari paesi quali Cile, Messico, Guatemala, Perù, e negli Stati Uniti.
Insegna in diverse università in Cile  tra cui la Finis Terrae di Santiago del Cile e in altre prestigiose università internazionali tra cui lo IUAV di Venezia.
Le sue partecipazioni e pubblicazioni internazionali sono numerose. Nel tempo infatti è stata invitata a tenere conferenze in Brasile, Perù, Messico, Porto Rico, Argentina, Stati Uniti e Italia.
Il suo lavoro è pubblicato in tutto il mondo nelle principali riviste di settore, monografie e libri specializzati.
È inoltre direttrice del Congresso ARQUINE in Cile, membro del gruppo di curatori della Biennale di Architettura 2015 di Valparaiso e direttrice della relativa mostra nazionale.
Sarà l’architetto Francisca Pulido a rappresentare il Cile e la Facoltà di Design dell’Università Finis Terrae di Santiago del Cile all’evento Attraverso la luce del tempo in occasione della Bologna Design Week, illustrando lavori e progetti di studenti e giovani designer del paese sudamericano.
Oggi abbiamo la possibilità di scoprire insieme a lei alcuni aspetti dell’architettura e del design cileno e chissà, qualche anteprima su questa partecipazione speciale all’evento bolognese.


gdl Francisca, il tuo lavoro è apprezzato in tutto il mondo. Personalmente vedo una grande relazione tra edificio e ambiente che lo ospita. È così? Quali sono le caratteristiche con le quali ti approcci alla progettazione e quelle che accomunano le tue opere?

FP Il rapporto dell'opera con il paesaggio e con il contesto è una condizione basilare per qualsiasi progetto. Credo che su questo non ci siano dubbi. Al contrario, è qualcosa di naturale e implicito sia a livello accademico che di sviluppo progettuale. A meno che non si parli di sperimentazioni soggette a livelli di "autonomia" particolari.
Per quel che riguarda le caratteristiche dei miei progetti e gli elementi comuni, diciamo che si cerca un'architettura semplice, non eccessivamente appariscente, cercando di rispondere alle richieste e alle necessità del committente. Queste a volte contrastano con le possibilità costruttive, non tanto per la complessità del progetto, quanto per le difficoltà e i condizionamenti dovuti alla particolare conformazione geoclimatica del Cile.

Casa Guthrie

gdl Potresti raccontarci un po’ lo stile architettonico cileno? Nei tuoi lavori rispecchi sempre questo stile o raccogli spunti da altri modi di progettare e costruire dal respiro più internazionale?

FP Non credo che esista né che sia mai esistito uno stile architettonico cileno. Mi sembra che il gran vantaggio e, contemporaneamente, il grande problema dell'architettura che si fa in Cile sia proprio la mancanza di una base storica e teorica. Questo però ci lascia un certo grado di libertà che in altri Paesi non c'è. Forse nasce  proprio qui la possibilità di farsi conoscere e di posizionarsi internazionalmente.
Chiaramente ci sono aspetti che ci contraddistinguono. Questi hanno a che fare con le variabili che ci si trova ad affrontare in un Paese come il Cile con le sue peculiarità e le sue caratteristiche geografiche. Mi riferisco agli aspetti climatici, a quelli sismico-strutturali, alla difficile accessibilità ad una mano d'opera specializzata e ad alcuni materiali in certe zone. E anche all'aspetto dei costi sia dei terreni che della costruzione: in  Cile è ancora possibile immaginare di progettare la propria casa o mettere insieme un gruppo di investitori per portare avanti un progetto.

Facultad de Ciencias Económicas y Administrativas

Facultad de Ciencias Económicas y Administrativas

gdl Avendo insegnato anche in Italia, conosci bene il modo di progettare e l’architettura del nostro paese. Quali affinità e quali differenze riscontri tra Italia e Cile nell’approccio progettuale?

FP Domanda difficile! È vero, ho avuto l'opportunità di insegnare nei workshop dello IUAV. Quindi posso solo parlare dell'ambito accademico dell'architettura. E in effetti ci sono delle grandi differenze con il Cile.
Come dicevo prima, in Italia c'è una base teorica e storica molto importante il che fa sì che, al momento di progettare, ci si trovi a dover conciliare variabili più complesse e condizionanti. C'è più revisione intellettuale (cosa che, alla fine, inibisce un po' la libertà di innovazione e sperimentazione) che pensiero progettuale.
In ambito professionale avete grandi architetti che, senza dubbio, sono punti di riferimento mondiali. In questo non vedo grandi somiglianze poiché rappresentano una scala e un grado di definizione del dettaglio che, per noi, è poco pensabile.

Casa Roel Messico

Casa Toledo Guatemala

Hotel Awasi Patagonia

gdl A tuo modo di vedere esiste un legame tra architettura e design? Cosa accomuna queste due discipline?

FP Il collegamento principale è il procedimento, il pensiero metodologico e selettivo che porta a un risultato. Sono molto simili, direi apparentati. Per questo si integrano e si combinano nel processo creativo.
La gran differenza è l'abitabilità che naturalmente è esclusiva dell'architettura la quale non si confronta solo con aspetti funzionali ed estetici, ma anche spaziali, di illuminazione, di misure e proporzioni.
L'architettura da metà '900 ad oggi si considera un lavoro multidisciplinare in cui collaborano aree diverse come l'ingegneria, l'urbanistica, lo studio dell'illuminazione e il design, tra le altre.
Quindi, proprio per la sua complessità, il campo dell'architettura ha incluso il design, non solo industriale ma anche di oggetti e grafico.


 

Casa Bahia Azul

gdl La Facoltà di Design dell'Università Finis Terrae parteciperà all’evento Attraverso la luce del tempo in occasione della Bologna Design Week. Quanto è importante questa partecipazione per l’istituto universitario cileno?

FP È una grande opportunità per noi poter mostrare in Italia, alla Bologna Design Week, il pensiero, la metodologia, i mezzi e i risultati che oggi si ottengono nel Design cileno. In particolare per quel che riguarda la Facoltà di Design della UFT.
Sarà interessante ricevere commenti critici nel Paese che è la culla del design.
In ogni caso crediamo di aver qualcosa da dire anche noi.



gdl Quali contenuti e messaggi intende portare l’Università Finis Terrae a Bologna? Ci puoi dare qualche anticipazione sulla partecipazione all’evento?

FP In realtà preferirei aspettare le reazioni e avere la possibilità di fare un'analisi critica e comparativa direttamente durante la Bologna Design Week.


gdl Grazie Francisca, ci vedremo presto a Bologna allora…


sabato 19 settembre 2015

Mettiamo in relazione aziende e progettisti per sviluppare progetti e prodotti inediti di design. Enrico Maria Pastorello di Youtool, ci racconta la Bologna Design Week.

Siamo abituati ad associare il design made in Italy a Milano, al Salone del Mobile e al Fuori Salone, eventi oramai rappresentativi dell’intero settore e capaci di richiamare l’attenzione ed il pubblico internazionale.
Bisogna certamente dare atto che questo resta il principale evento legato al design e all’arredamento, ma non possiamo certo dimenticare un sottobosco di altri eventi che si susseguono nel Bel Paese e che danno visibilità specie al design giovane ed emergente, non ancora pronto per la vetrina e la kermesse milanese.

Ma da quest’anno anche Bologna vuole fare la sua parte e dire la sua sul design. Scopriamo allora come è nata la BolognaDesign Week insieme al suo ideatore e creatore Enrico Maria Pastorello di Youtool.

Nel centro storico bolognese e tra i portici
prenderà vita la Bologna Design Week

gdl Enrico innanzitutto ti va di raccontare a chi ancora non ti conosce di cosa ti occupi?

EP Sono architetto, designer, ideatore e fondatore di Youtool, la prima piattaforma web che organizza workshop on-line dedicati al Design. Attraverso il nostro format mettiamo in relazione aziende e progettisti per sviluppare progetti e prodotti inediti di design.

gdl Dove nasce l’idea di mettere Bologna sotto i riflettori del mondo del design attraverso la creazione della Bologna Design Week?

Youtool annovera quasi 1500 designer iscritti, molti di questi si autoproducono ed una delle difficoltà che condivido con loro, come Designer, è la possibilità di promuovere e vendere i propri progetti autoprodotti. Entrare in contatto e conoscere il mondo della distribuzione è stato il primo stimolo, completato successivamente da una necessità: quella di mappare il territorio attraverso realtà che possano completare la filiera creativa, fino alla commercializzazione dei prodotti di design.

gdl Cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo evento dedicato al design? Quali sono i punti di forza e le innovazioni del design a Bologna?

EP Bologna Design week è un progetto partecipato che raccoglie e presenta la creatività del nostro territorio e non solo. Attraverso il programma che presenteremo vorremo presentare tutta la filiera dedicata al design dall’ideazione, alla realizzazione fino alla distribuzione dei prodotti. Durante questa settimana vorremmo dare visibilità a tutti coloro che, con entusiasmo e spirito di iniziativa, hanno aderito a questo progetto, aiutandoci a sviluppare un programma articolato tra esposizioni, design talks, proiezioni e workshop. Per prendere visione del programma consigliamo il sito ufficiale www.bolognadesignweek.com

gdl Quale vuole essere il rapporto dell’evento e della città bolognese con le altre realtà che espongono e rappresentano il design in Italia, in primis Milano?

EP Ogni Design Week è costruita ad hoc, a seconda delle diverse peculiarità delle città ospitanti. Milano ha caratteristiche e riconoscibilità differenti da Bologna. Vogliamo presentare queste caratteristiche e raccontarle. La città di Bologna è sicuramente un punto di riferimento e proprio a questo aspetto è dedicata la serata di lunedì 28 settembre, durante la quale ospiteremo presso Campogrande Concept a partire dalle ore 21.00, la proiezione del film #DesignCapital, prodotto da StudioLabo, fondatori di www.fuorisalone.it e di Brera Design District.

Bologna e il design
foto di Fotostudio L+M di Michele Levis

gdl Un evento dedicato al design, ma allo stesso tempo radicato nel e per il territorio. Come sta rispondendo Bologna alla nascita di questo nuovo evento?

EP Il 14 aprile scorso, durante la prima conferenza stampa di presentazione della manifestazione lanciai un appello, come fosse una "chiamata alle armi" per poter costruire insieme un programma sostenibile e futuribile, dove tutte le realtà potevano partecipare presentandosi in occasione del Cersaie, la settimana in cui Bologna ha la maggiore visibilità internazionale. Il ricco programma di eventi e partecipazioni che ne è nato, è l'esempio concreto di come e con quale entusiasmo ha risposto Bologna.

Portici bolognesi
foto di Fotostudio L+M di Michele Levis

gdl Grazie Enrico della tua disponibilità in questi giorni così intensi. Buon lavoro a te e al resto del team di Youtool per lo sprint finale. Ci si vede a Bologna!


giovedì 17 settembre 2015

Cavallo Spose ed ex atelier Corradi: lo stile cerca stile.

C’era una volta una giovane ragazza, studentessa di Giurisprudenza, che amava camminare sotto i portici del centro di Bologna.
Mi piace iniziare questa intervista come si fa con le favole, perché sicuramente la storia che ci racconterà oggi la nostra graditissima ospite assomiglia ad una bellissima novella per bambini. Niente principi azzurri ma un sogno che alla fine diventerà realtà.
A raccontarci questa fantastica, ma reale avventura sarà Lorella Rita Cavallo titolare dell’atelier Cavallo Spose a Bologna. Una donna e un’imprenditrice dalla dolcezza e dalla tenacia non comuni, tanto da aver lottato per inseguire il sogno di occupare con la propria attività uno dei posti più eleganti di tutta Bologna: l’ex atelier Corradi.

ex atelier Corradi ora Cavallo Spose
Bologna . luglio 2015
foto di giorgio de luca

Ma andiamo con ordine, partiamo dall’inizio della storia…

Lorella Cavallo, giovane studentessa di Giurisprudenza, viveva in una parallela di via Rizzoli. Quella giovane ragazza amava passeggiare per il centro storico bolognese, aggirandosi tra portici ed ammirando le vetrine, rimanendo affascinata soprattutto dalle particolari vetrine del Corradi bambini.
La vita ha portato Lorella ad abitare all’estero, ma al suo rientro a Bologna dopo varie esperienze, è capitato qualcosa di quasi magico, quasi un richiamo alle origini. E’ così che attraversando di nuovo quei portici ha notato che le vetrine dell’atelier Corradi, situate al pian terreno del palazzo, erano vuote. Subito dopo Lorella legge sul giornale che l’atelier Corradi avrebbe chiuso.
La sua curiosità e probabilmente una buona dose di sesto senso l’hanno portata a cercare ulteriori informazioni e solo dopo un po’ di insistenza e di incoscienza, è riuscita a scoprire dal portiere che l’intero stabile era di proprietà delle Assicurazioni Generali. Immediatamente Lorella cerca qualche contatto per poter avere maggiori informazioni e riesce in brevissimo tempo ad ottenere addirittura un appuntamento per il pomeriggio stesso per poter effettuare un sopralluogo nei locali.
Non appena entrata è scoccato un colpo di fulmine tra Lorella e l’ex atelier Corradi. Qualcosa le diceva che quel luogo era ideale per la sua attività: una sintonia perfetta tra il suo stile, quello del suo lavoro e quello di quegli ambienti così eleganti e raffinati.
Dopo il primo contatto, Lorella ha subito manifestato il desiderio di poter disporre di quei locali e di poterli preservare e mantenere inalterati, così come pensati e progettati negli anni Cinquanta dall'estro visionario e innovativo dell’architetto Enrico De Angeli.
Ma il percorso è stato piuttosto lungo e faticoso, tra pratiche e burocrazia, ed ha portato ad avere inizialmente la disponibilità solo di un locale al secondo piano dello stesso palazzo di via Rizzoli.
Finalmente grazie alla sua tenacia, alla sua perseveranza e costanza Lorella è però riuscita ad ottenere in uso uno dei locali più belli dell’architettura del novecento bolognese, l’ex atelier Corradi.

Attraverso la luce del tempo
foto di Michele Levis
progetto grafico di Antonio Peruzzi


In occasione dell’organizzazione dell’esposizione Attraverso la luce deltempo che si svolgerà durante la BolognaDesign Week, ho avuto modo di entrare anche io in questo luogo, di spiare silenziosamente il lavoro di Lorella e quello delle sarte. La visita a Cavallo Spose mi ha suggerito un intenso legame tra la sua attività ed il luogo stesso. Entrambi sono frutto di passione, di un lavoro minuzioso ed attento, preciso e ricco di dettagli. Un’affinità non da poco.
Quello che vi ho raccontato fino ad ora è il passato, sarà Lorella Cavallo, a raccontarci alcuni aspetti del presente e del futuro dell’ex atelier Corradi, ora Cavallo Spose.

gdl Quanto conta per te lavorare in un luogo come quello che hai la fortuna di occupare? Quanto la bellezza del luogo che ospita te e le tue collaboratrici credi incida sulla vostra operatività e creatività?
LC Il luogo, la luce sono fondamentali per me, come la storia che racchiude in sé. Purtroppo ho questo limite: per poter dare il meglio di me stessa devo sentirmi bene nell'ambiente che mi circonda e questo posto mi dà il massimo. Per me tutte le mattine arrivare ed aprire quella porta mi dà sempre una grande emozione... e con le emozioni si riesce a dare il meglio di sé!
ex atelier Corradi ora Cavallo Spose
Bologna . luglio 2015
foto di giorgio de luca
gdl Questo luogo ora non è solo un ambiente di lavoro, ma un luogo aperto ad iniziative, un luogo che trasmette, traspira ed ospita cultura. Vari sono gli eventi che hai ospitato, e prossimamente verrà ospitata l’esposizione “Attraverso la luce del tempo” in occasione della Bologna Design Week. Si tratta ancora una volta di affinità tra il luogo e quello che accade al suo interno?
LC Diciamo che il posto è cosi interessante che sarebbe riduttivo "usarlo" solo come attività commerciale. Mi piace aprire le porte, condividerlo e farlo apprezzare. Quindi ben vengano gli eventi che possono avere un'attinenza con l'ambiente e credo che in occasione dell'esposizione "Attraverso la luce del tempo" si possa raggiungere il massimo dell'affinità.
ex atelier Corradi ora Cavallo Spose
Bologna . luglio 2015
foto di giorgio de luca
gdl Grazie Lorella per la testimonianza della tua passione e tenacia e per mantenere vivo un luogo così elegante e ricercato come l’ex atelier Corradi.
LC Io ringrazio in primis il team della mostra e tutti coloro che hanno collaborato in qualche modo a mantenere intatto questo ambiente: i Signori Corradi, le gentilissime precedenti proprietarie, signore Aldina, Loretta e Rosa, sempre molto disponibili con me, l'architetto Vincenzi che si e' prodigato per tutelarlo. Insomma io sono solo l'ultima arrivata ma spero tanto di riuscire a mantenere sempre alta la bellezza di questo posto magico.






lunedì 14 settembre 2015

spazio al design all'ex Corradi a Bologna

Dopo le presentazioni di rito, è giunto il momento di dare spazio all'essenza e al cuore pulsante dell'esposizione Attraverso la luce del tempo: il design, i designer ospitati e i loro prodotti.

Una selezione di giovani designer, ognuno dei quali con un personale approccio verso i temi della progettazione.
Le differenze compositive e realizzative non sono un limite, ma un valore aggiunto a questa splendida selezione di prodotti, che se pur eterogenei per stili e materiali, risultano accomunati dalla spinta creativa dei loro ideatori.
Oggi abbiamo la possibilità ed il piacere di conoscerli, uno ad uno, proprio grazie alle loro parole e alle loro immagini.

Non ci resta che lasciare la parola a questi straordinari ragazzi, augurando a loro e quanti verranno a trovarci, buona Bologna Design Week!



Atanor - Passo 32
Atanor Officina degli Elementi è un centro polifunzionale di artigianato, falegnameria e restauro, da cui nasce Passo 32. Il nuovo brand sviluppa le sue peculiarità prendendo spunto dalle vecchie forme del mobilio che arredava un tempo gli ospedali, ma se ne discosta immediatamente per abbandonare le linee curve e circolari e lasciare il posto a linee rette e squadrate con l’intenzione di sviluppare prodotti innovativi di nuova concezione, che uniscano materiali antichi come legno e ferro. Stili che si fondono e confondono da sempre nel nostro tempo e da cui nasce la collezione “Fe”.



Andrea Fantinato
Andrea Fantinato, veneto, vivo e lavoro a Milano. Con gli studi a Venezia è iniziata la mia esperienza nel mondo dell’architettura, degli interni e nel design. Affianco il lavoro di designer auto-produttore a quello di progettista, in realtà è il lavoro di progettista che mi ha portato nel 2011 a produrre il mio primo pezzo. Nel 2012, la mia prima esposizione, mostra curata da Mendini durante il salone del mobile di Milano, con la libreria Flash Mob. Da allora ho esposto in diversi eventi di Design autoprodotto a carattere nazionale e internazionale.

 


Daniele Paoletti
Daniele Paoletti inizia la sua attività nel 1999 con il nome “0.0 FLAT FLOOR”. Le componenti fondamentali del suo lavoro sono la semplicità, l'eleganza e l'emozione. Specializzato nella lavorazione del metallo, le sue produzioni si contraddistinguono per l'altissima qualità realizzativa, cura dei dettagli ed esecuzione manuale di tutte le operazioni di rifinitura. Le sue produzioni sperimentano costantemente le potenzialità e peculiarità estetiche del materiale: ferro, rame, acciaio inox, corten, bronzo, alluminio e ottone.



Elena Bergamini
Sono nata 38 anni fa a San Giovanni in Persiceto. Da quindici anni mi occupo di grafica, coloro situazioni e do un nuovo volto alle aziende che mi contattano.  Nel 2014 ho deciso che la mia passione per il design meritava una possibilità. Così che è nata CUCUMA: un nome dialettale che indica la macchinetta del caffè e simboleggia il fermento creativo, la vitalità e il calore che voglio trasmettere con le mie produzioni. Questo è il marchio con il quale oggi presento i miei lavori, che scaturiscono dall'opera delle mani e dal frullio della mia mente.



Giancarmine Chiarello
Sono uno scultore e designer di Bologna.
Dopo il diploma all'Accademia delle Belle Arti, ho sviluppato una personale ricerca al confine tra arte e design.
Negli ultimi anni la mia produzione si concentra sulla realizzazione di oggetti scultorei dove tecnica artigianale e tecnologia elettronica si uniscono.
giancaemail@libero.it



Giuliano Ricciardi
Laureato al Politecnico di Bari nel 2009 in Design del Prodotto di Arredo fonda il d-Lab studio, laboratorio di idee per l’interior ed il product design. Nel 2012 viene premiato per il progetto del Tavolo Chiglia al concorso on line “tra le briccole di Venezia 2012” indetto da Riva 1920 Industria Mobili. Nel 2013 espone il Tavolo Chiglia all’evento Fuorisalone Juice. Esce su AD e Design Street. Nel 2014 partecipa alla Design Week presentando nuovi concept e progetti prototipati per l’occasione al DIN di Promote Design in zona Lambrate.



Kanz architetti
Studio di progettazione a Venezia, fondato dagli architetti Mauro Cazzaro e Antonella Maione. Basato sull'idea che la relazione naturale tra architettura, interni e prodotto sia lo spunto per la creazione dell'artificio insito nel progetto. Lo studio Kanz affronta oggi tematiche legate sia alla progettazione edilizia residenziale, sia alla progettazione degli interni commerciali, per scendere nel dettaglio della progettazione di oggetti d'uso. 



Mario Alessiani
Mario Alessiani è un industrial designer abruzzese classe 1989. Dopo il diploma allo IED in Product Design, si trasferisce a Londra iniziando a lavorare con Jake Phipps, designer per Innermost, Thonet, Riva 1920, Casamania oltre che titolare di un marchio a proprio nome. Tornato in Italia fonda il suo studio e inizia a collaborare con aziende nazionali ed internazionali spaziando tra prodotti di tiratura industriale e serie limitate ottenendo diverse recensioni sul web e riviste di settore.



Massimiliano Natanni
Nato a Teramo nel 1982 si laurea in architettura ad Ascoli Piceno. Già da bambino lavora l'argilla nel laboratorio famigliare di Ceramica di Castelli. Ben presto entra in contatto con altri materiali come il legno, il vetro, il carbonio e i metalli. Nasce così architandarte, un laboratorio concettuale di arte, design, architettura e artigianato. Nei suoi progetti si legge una continua ricerca tra forme classiche, essenziali e geometriche della tradizione artistica e colori e materiali del design contemporaneo.
massimiliano.natanni@gmail.com



Mirco Montecchi
Nato a Modena nel 1976 si diploma a Modena in Disegno di Architettura. Dal 1999 collabora in qualità di Industrial Designer con preminenti aziende del settore del Beauty Design e dell’ Hair Dressing. Nel Giugno del 2011 dà il via a Officinaluce, una Joint Venture tra Artigianato, Design e Tecnologia creando a laser lampade di design realizzate a mano. Nel giugno 2012 crea insieme a un artigiano di Modena il brand Lab145. Il frutto di questa collaborazione sono Lampade, sedie, tavoli, consolle e altri complementi d’arredo con un forte carattere innovativo e funzionale.



Open* living solutions
OPEN* living solutions è un'agenzia di consulenza che progetta e realizza soluzioni per il vivere contemporaneo. L'agenzia interpreta esigenze ed aspettative attraverso una metodologia operativa sartoriale, creando sempre soluzioni su misura, con la convinzione che nell’imprevisto sia racchiuso un valore profondo e che una pratica progettuale nuova, onesta e consapevole sia possibile solo coltivando relazioni, curando i rapporti umani di cui ogni progetto si nutre.
OPEN* presenta il suo nuovo brand Caoutchouc™ [caucciù], neonata comunità di designer, produttori e
consumatori di design.


Vittorio Lippolis
Nato a Gravina classe 91 consegue il diploma di orafo. Nel 2013 si diploma in Interior Design allo IED di Roma. Da sempre sostenitore del connubio tra arte e design, porta avanti da due anni un suo progetto persona¬le basato sullo sviluppo di piani d’appoggio generati dal tentativo di recuperare gli scarti della lavorazione del parquet. Da questi studi sono state create delle strutture spiraliformi che seguono una precisa logica di sviluppo verticale dettata unicamente dalla natura geometrica dello scarto.
vittoriolippolis@ied.edu




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